Ecco il “pensiero del giorno” di oggi (li raccogliamo qui) nel quale Robert Hanz fa un ragionamento su cme gli Aspetti e il loro legame ai Punti Fato sia un metodo, in Fate, di emulare alcuni schemi narrativi presenti in libri e film. Ricordiamo che i Pensieri del Giorno sono scaricabili nella prima raccolta epub (The Book of Hanz) dal sito della Evil Hat, che ne ha definito una sorta di ufficialità, ospitandolo sul proprio sito.
Trovate l’originale di questo articolo qui.
La logica non tanto nascosta di pagare per invocare gli Aspetti
(Wow, titolo lungo.)
Ok, una delle cose sulle quali sono inciampato più spesso quando ho cominciato a giocare a Fate (a parte la mancanza di statistiche/abilità, questa fu notevole) fu il fatto che potevo affermare cose come I Guizzanti Muscoli Barbarici per il mio guerriero barbaro, ma non facevano nulla a meno che non spendessi un Punto Fato su di essi.
Voglio dire, veramente, eh? Gli Aspetti sono come la combinazione dei vantaggi e degli svantaggi di GURPS, solo più liberi all’interpretazione, giusto? Se fossi molto forte, avrebbe senso che fossi sempre molto forte, e significherebbe un bonus costante. Voglio dire, il mondo funziona così, giusto?
“Ahhhh,” dice il mio vecchio me stesso, mentre il mio me stesso più giovane si infila nella trappola che gli ho preparato. “Il mondo funziona così, ma la fiction funziona così?”
Prendiamo per esempio un pezzo di prosa scritto male:
Nanoc, il guerriero Barbaro Palestrato, si gettò nella battaglia. Conosceva il suo obiettivo, il malvagio condottiero Cattivone. Un guerriero urlante lo attaccò, ma Nanoc lo tagliò a metà, con i due pezzi che gli caddero ai lati. Si guardò intorno per individuare Cattivone. Eccolo là! Su quella collina! Nanoc cominciò a farsi strada sulla collina, solo per trovare tre dei sudici sgherri di Cattivone a bloccargli la strada. Un colpo di spada ne fece fuori uno, mentre una combinazione di parata-contrattacco ne mandò all’inferno un’altro. Il terzo sgherro, vedendo i suoi amici morire nel tempo di un battito cardiaco, si mise a correre mostrando tutta la sua codardia.
Finalmente non c’era nulla a frapporsi tra Nanoc e Cattivone. Egli caricò su per la collina, rilasciando un grido di guerra barbarico. Cattivone lo fronteggiò, e disperse le proprie inutili truppe per combattere Nanoc uno contro uno.
Le loro lame si incontrarono, producendo scintille. I due avversari praticamente si uguagliavano, e si scambiarono alcuni colpi leggeri, nessuno dei due capace di infliggere un colpo massiccio sull’altro.
Le loro spade si incastrarono l’una nell’altra. Lottarono l’uno con l’altro, forza contro forza. I muscoli barbarici di Nanoc guizzarono nello sforzo, e scagliò Cattivone a terra. Cattivone si fece più piccolo dalla paura, mentre Nanoc lo impalò sulla punta della propria lama.
Ok. Quella era prosa di scarsa qualità. Ma sebbene Nanoc abbia sempre I Potenti Muscoli Barbarici, in realtà essi sono interessanti narrativamente solo in un frangente, quando Nanoc ha veramente avuto bisogno di tirare fuori qualcosa.
Confrontiamola con questo paragrafo modificato:
Nanoc, il guerriero Barbaro Palestrato, si gettò nella mischia. Conosceva il suo obiettivo, il malvagio condottiero Cattivone. Un guerriero urlante lo attaccò, ma lui lo tagliò in due grazie alla forza dei suoi potenti muscoli barbarici, con i due pezzi che gli caddero ai lati. Si guardò intorno per individuare Cattivone. Eccolo là! Su quella collina! Nanoc cominciò a farsi strada sulla collina, solo per trovare tre dei sudici sgherri di Cattivone a bloccargli la strada. Un colpo di spada alimentato dai suoi potenti muscoli barbarici ne abbatté uno, e una combinazione parata-contrattacco, supportata dalla potenza dei suoi muscoli barbarici, mandò il successivo all’inferno. Il terzo sgherro, vedendo i suoi compagni morire nel tempo di un battito cardiaco, e tremando nel terrore dei potenti muscoli barbarici, si mise a correre mostrando tutta la sua codardia.
Per quanto fosse brutta la prima versione, la seconda è… mi sento come se avessi bisogno di un bagno nel disinfettante solo per averla scritta.
Ma questa è proprio la ragione per la quale gli Aspetti sono “alimentati” dai Punti Fato. La lotta di Nanoc contro Cattivone era l’unico punto nel quale ha effettivamente bisogno di far svoltare la narrativa, e parlare costantemente dei propri potenti muscoli barbarici è noioso.
Fate Sistema Base, per quanto posso vedere, tenta di emulare la fiction. Non significa semplicemente “una simulazione fisica di mondi immaginari”. Significa il flusso e la struttura della fiction. Significa che quando guardiamo a come “dovrebbe” scorrere una partita di Fate, il nostro punto di riferimento dovrebbe essere “ne viene fuori qualcosa di simile a un libro, o a un film?”, piuttosto che “funziona come funzionerebbe nel mondo reale?”
Una superficie ghiacciata e scivolosa, nella fiction, non significa che ogni descrizione o gruppo di persone su di essa debbano implicare il loro scivolare o slittare in giro. Sarebbe noioso. Probabilmente significa che in un dato momento, qualcuno scivolerà a causa della superficie creando un momento drammatico. Ecco cosa cerca di emulare Fate: come gli elementi drammatici lavorano l’uno con l’altro, non gli effetti realistici del combattere su una superficie scivolosa. Segue le regole della fiction, a prescindere dal realismo, non della realtà, nemmeno della realtà “cinematica”.