Ecco il “pensiero del giorno” di oggi (li raccogliamo qui) che nel quale Robert Hanz parla della sua esperienza con la creazione collaborativa dell’ambientazione. Ricordiamo che i Pensieri del Giorno sono scaricabili nella prima raccolta epub (The Book of Hanz) dal sito della Evil Hat, che ne ha definito una sorta di ufficialità, ospitandolo sul proprio sito.
Trovate l’originale di questo articolo qui.
Cosa significa per me Creazione Collaborativa dell’Ambientazione
Ok, la creazione collaborativa sembra essere una di quelle cose strane per la gente nuova a giochi più narrativi, e fu in parte un ostacolo anche per me. Su cosa ha esattamente potere il GM? Significa che che i giocatori possono semplicemente dire quello che vogliono? Il GM non crea il mondo? Se i giocatori possono dichiarare quello che vogliono, non rischia di diventare una serata nella quale ci ritroviamo a raccontarci delle storie?
Penso che il modo migliore per spiegare come la penso su questo tema, sia di fornirvi un paio di esempi. Come sempre, questa è la mia opinione, e altri possono certamente non essere d’accordo.
I miei esempi saranno sostanzialmente tre diverse versioni di un singolo inizio di campagna, che parla di agenti governativi alle prese con minacce sovrannaturali, e di come quest’ultima può cambiare in base ai tre diversi gruppi con i quali viene giocata. Qualsiasi somiglianza con qualcosa di reale è altrettanto non intenzionale quanto qualsiasi somiglianza tra Nanoc the IP-Friendly Barbarian e qualsiasi altro personaggio.
Parte di quanto segue non sarà strettamente aderente alle regole, per dare più enfasi agli esempi.
Primo Gruppo
GM: “Ok, quindi agenti governativi alle prese con minacce sovrannaturali. Cosa vi piacerebbe come minaccia? Intendo come minaccia incombente.”
P1: “Alieni. Mi piacciono gli alieni.”
P2: “Magnifico! Ma, che ne dici di una cospirazione? Come se gli alieni stessero lavorando col governo?”
GM: “Mi gusta. Quindi voi ragazzi chi siete, l’FBI?”
P1: “Si, sembra ottimo. Vedo cose interessanti uscire dal governo che investiga su se stesso e sulle proprie politiche.”
GM: “Ok, qualche idea sui personaggio? Mi piacerebbe mantenere i personaggi a un livello abbastanza ordinario, non mi va che diventi un gioco di supereroi.”
P1: “Ok, posso fare il tipo ordinario. Poiché ci sono gli alieni, che ne dite se faccio l’investigatore ossessionato dal sovrannaturale, poiché mia sorella è stata rapita quando ero giovane?”
GM: “Mi piace.”
P2: “Bel materiale… per contro, che ne dite di un personaggio più scettico? Creerebbe della sana tensione tra i due?”
GM: “Fantastico. lavorerò su qualche dettaglio, e cominceremo a giocare.”
Secondo Gruppo
GM: “Ok, quindi agenti governativi alle prese con minacce sovrannaturali. Cosa vi piacerebbe come minaccia? Intendo come minaccia incombente.”
P1: “Beh. Che ne dite di qualcosa come una dimensione alternativa?”
P2: “Sì, potrebbe esserci qualcosa, tipo una guerra imminente, solo che non lo sappiamo.”
P3: “Questo è… piuttosto bello. Però forse dovrebbe esserci qualcos’altro, qualche tipo di gruppo che sia… non so, poliziotti dimensionali o cose del genere.”
GM: “Buon materiale. Ok, qualche idea di personaggio?”
P1: “Posso essere un agente governativo? Magari con poteri psichici?”
GM: “Preferirei tenere la cosa su persone piuttosto ordinarie. Immagino che i poteri psichici possano andare bene, ma solo se è qualcosa a livello di trama, e non un’abilità di utilità generale?”
P1: “Sicuro, così funziona. Non è rilevante finché non è rilevante.”
P2: “Voglio essere uno scienziato pazzo, Che ve ne pare?”
P1: “Hey, potresti aver fatto esperimenti su di me quando ero giovane, ecco perché sono parzialmente psionico!”
P2: “Fantastico. Mi piace.”
GM: “Molto bene. P3?”
P3: “Stiamo facendo questa cosa con le dimensioni, giusto? Che ne dite se provengo da quella dimensione?”
GM: “Mmm, preferirei tenere l’altra dimensione sconosciuta ai personaggi, almeno all’inizio.”
P3: “Mi sta bene, forse molto semplicemente non lo so. forse sono stato trascinato qui quando ero molto giovane.”
P2: “… forse dal tuo amichevole scienziato pazzo vicino di casa?”
P3: “Mi piace, ma perché?”
P2: “Forse sei una una versione alternativa del mio figlio morto?”
GM: “Oh, wow. Non vedo come potrebbe esplodervi in faccia. Ma significa che ognuno ha la propria versione?”
P1: “Si, penso di sì.”
GM: “Potrebbe essere divertente se la gente comincia a passare da una dimensione all’altra. Mi piace. Ok, metto in piedi la cosa, ci vediamo la settimana prossima.”
Terzo Gruppo
GM: “Ok, quindi agenti governativi alle prese con minacce sovrannaturali. Cosa vi piacerebbe come minaccia? Intendo come minaccia incombente.”
P1: “Mi piace molto l’idea che i miti siano basati su qualche tipo di realtà, anche se ne viene molto distorta. Possiamo fare qualcosa del genere?”
GM: “Sicuro. Che tipo di Miti?”
P2: “Non so, la maggior parte dei vecchi miti sono ormai ovunque.”
P3: “Che ne dite delle fiabe? Solo che li abbiamo interpretati male.”
GM: “Questo… potrebbe essere interessante. Quindi, che ne pensate? Voi siete l’FBI?”
P1: “Mmmmm… che ne dite di qualcosa di più basso livello per cominciare, per far sembrare il conflitto su vasta scala ancora più grande? Forse poliziotti del posto?”
P2: “Sì, mi piace. E forse le creature delle fiabe stanno provando a tornare alla ribalta come erano un tempo.”
P3: “Oh, è magnifico. Ma se interpretiamo male queste fiabe, allora io sono il grosso lupo cattivo.”
GM: “Carino.”
P3: “No, veramente! Soltanto che sono, tipo, ravveduto e vegetariano.”
P1: “Questo è… proprio fantastico.”
GM: “Vorrei proprio tenere la partita su persone ordinarie, non su supereroi…”
P3: “Mi sta bene. Forse sono un po’ più robusto della media, ma sarebbe tutto qui… Mi immagino che la maggior parte di queste creature sovrannaturali stiano semplicemente vivendo comunque vite ordinarie, quindi non ho bisogno di nulla di particolarmente ultra-fantastico.”
GM: “Sì,potrebbe funzionare.”
P1: “Ok, quindi sono fiabe, giusto? Che ne dite se le fiabe fossero scritte originariamente come avvertimento sul sovrannaturale? E quindi io sono uno dei discendenti di questo gruppo che combatteva contro di loro?”
GM: “Mi piace. P2?” [N.d.T.: non la P2, nota organizzazione massonica italiana, ma Player2 (giocatore 2). Parlando di organizzazioni il lettore potrebbe confondersi]
P2: “Bene, vuoi tenerti coi piedi per terra, e abbiamo già il grosso lupo cattivo e il cacciatore di mostri, che ne dite se io fossi un semplice poliziotto? Fornirebbe almeno qualche altro legame con la realtà. Inoltre, penso che l’esposizione a questa roba porterà il personaggio a qualche evoluzione interessante.”
GM: “E’ fantastico. Pianifico qualcosa, e ci vediamo la prossima settimana.”
Ecco, in ognuno dei casi precedenti i giocatori hanno modificato l’ambientazione, e la trama delle partite finirà per ruotare intorno ai loro personaggi: non funzionerebbe allo stesso modo con altri personaggi. comunque il GM ha ancora molta responsabilità sulla partita: i giocatori hanno aiutato a impostare il mondo in generale e i temi generali dell’ambientazione, ma i singoli eventi e scenari appartengono ancora al reame di ciò che fa il GM, anche se basati spesso sugli aspetti dei giocatori.